domenica 3 febbraio 2013

Una legge per camminare

Sentiero CAI Monti dell'Uccelliera
Come cambiano i tempi! Se eri vagabondo fino a pochi decenni fa potevi finire i tuoi giorni in una camera a gas ed oggi invece il camminatore entra a pieno diritto tra i soggetti da tutelare, riservando ad esso in maniera quasi esclusiva quella preziosa e delicata infrastruttura dell'erranza che sono i sentieri. E' questo che in buona sostanza stabilisce la proposta di legge che prevede l'istituzione da parte della Regione della REER - Rete Escursionistica Emiliano Romagnola. Gli oltre 5000 km di sentieri della regione saranno gestiti, salvaguardati e valorizzati come beni di pubblica utilità perchè consentono quella pratica sociale, culturale, sportiva e turistica che si chiama escursionismo. Dalla REER verranno banditi tutti i mezzi a motore che possono produrre danni per la tenuta della sentieristica e pericolo per la sicurezza di chi cammina. Con il riconoscimento della pubblica utilità sarà più facile il rapporto con i proprietari privati sui cui terreni passano i sentieri, fino ad oggi legato ad atti amministrativi impositivi e discrezionali che prendevano corpo nella servitù di passaggio. Si potrà aprire una stagione di programmazione territoriale concertata tra soggetti pubblici, associazioni e privati per valorizzare la rete dei sentieri e soprattutto promuovere la pratica dell'escursionismo nelle sue diverse forme anche e soprattutto come tutela e promozione del paesaggio collinare e montano, dei suoi giacimenti culturali, di quelle attività imprenditoriali che hanno fatto della valorizzazione dei prodotti del territorio un modo per fare impresa nella sostenibilità ambientale.

Aperto rimane il confronto con chi usa la bicicletta e il cavallo sugli stessi tracciati. Se un appunto è da fare al legislatore e anche al CAI, che è senza dubbio uno degli ispiratori della legge, è ad oggi lo scarso coinvolgimento del mondo dell'escursionismo, dalle associazioni a coloro che lo praticano, nella discussione e nel processo legislativo. Lo si vede in questi giorni, di fronte alle reazioni delle associazioni di motociclisti e di altri soggetti pubblici e privati che vedono lesi interessi anche economici da questa proposta di legge. Sulla partecipazione, sulla passione e la disponibilità del volontariato, oggi merce rara, si gioca, insieme con la disponibilità delle risorse economiche, la vera sfida di questa legge: passare dalla carta al territorio come occasione di ulteriore sviluppo del camminare come stile di vita sobrio, sostenibile perchè consapevole. E' pronto il mondo dell'escursionismo ad assumersi la sua parte di responsabilità?

Nessun commento: